Ad ogni sconcertante notizia sembra non ne possona seguire di peggiori. Ma l’Atac ne sa sempre una più del diavolo per rendere la vita impossibile agli utenti.
Con l’elenco delle date in cui avrebbe dovuto aprire la metro B1 ci si potrebbe giocare al lotto. Se la combinazione non dovesse risultare vincente non vi preoccupate, ogni giorno salta fuori una data nuova e prima che la nuova linea apra veramente magari qualcuno sarà fortunato. State pensando “prima o poi aprirà e chissà che vada meglio”?. Su un articolo di paesesera.it Emiliano Pretto del Comitato Metropolitane per Roma dichiara l’inaugurazione avverrà con l’attuale parco mezzi, con 5 treni dirottati sulla B1. Secondo i calcoli del comitato passerà un treno ogni 12 minuti. Comodo…
La settimana scorsa sono apparsi dei cartelli che indicavano sommariamente modifiche e soppressioni di linee autobus per l’11 giugno. Qualche giorno dopo è stato segnalato l’errore: il nuovo assetto entrerà in vigore il giorno dopo l’apertura della metro. Con tutta la confusione che sa creare l’atac quasi non ci si stupisce. Capire quale sia il minore dei mali è sempre difficile in questo caso. Ma se il cambio di linee fosse davvero avvenuto così rapidamente sarebbe stato un grosso problema per centinaia di persone che avrebbero dovuto riorganizzare la propria vita in maniera diversa nel giro di una settimana. I cambi previsti, infatti, sono tutt’altro che marginali. Cancellato il 90d che collega termini e piazzale adriatico con talenti. Tagliati i collegamenti diretti tra nuovo salario – fidene e talenti. E mentre popolosi quartieri vengono isolati, il centro commerciale Porta di Roma diventa un nuovo importante capolinea. Sia mai che fare shopping diventi complicato!
(nella foto una delle fermate bus della nuova linea 435 in via di Casal Boccone, senza marciapiede e in un punto pericoloso)
Su montesacro.romatoday.it una signora segnala: “Vorrei far presente che con il nuovo assetto della rete bus, le persone che abitano in via Bonomi e via Gentiloni, con le linee 339 e 349 non sono in grado di arrivare al mercato di via Conti; entrambe le linee passerebbero in via Val Melaina verso Viale Tirreno. Praticamente coprirebbero entrambe lo stesso tragitto! Inoltre la linea festiva 36 verrà soppressa. Le persone anziane che abitano in questa zona dovrebbero prendere 2 mezzi per arrivare al mercato con un’ora e mezza di tempo con un biglietto atac al costo di 1,50 euro”.
Ribadiamo che questo aumento del biglietto è uno scandalo, che l’azienda è gestita in maniera fallimentare, che gli incapacissimi dirigenti continuano a prendere stipendi esagerati mentre il Comune di Roma non interviene in alcun modo.
Ribadiamo che non è tollerabile un sistema di trasporto pubblico che esclude interi quartieri, mette in difficoltà le persone anziane, non permette una fruizione agevole da parte dei disabili, non agevola gli studenti men che meno i fuorisede.
Ribadiamo che noi non ci stiamo, che non alimentiamo più questo sistema malato e che
IL BIGLIETTO NON LO PAGHIAMO!