Ridicole intimidazioni

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Trovandosi nuovamente travolta dagli ultimi scandali riguardanti la criminale gestione dell’azienda dei trasporti (parliamo dello scandalo dei biglietti clonati) ma soprattutto messa in difficoltà dalle recenti mobilitazioni unitarie attuate dai lavoratori atac e dall’utenza romana (http://www.romatoday.it/cronaca/manifestazione-autisti-atac-movimenti-20-dicembre-2013.html) L’ATAC passa al contrattacco recapitando a Micaela Quintavalle, portavoce dei lavoratori autorganizzati sotto la sigla “Cambiamenti M410” , una lettera di sospensione del servizio per 10 giorni, addebitandole la partecipazione “in divisa” alla trasmissione Porta a Porta.

E’ chiaro il tentativo dell’azienda di intimidire chi in questi ultimi mesi si è rifiutato di dare la propria disponibilità a ricoprire turni straordinari, rallentando di fatto il servizio nel periodo natalizio, legandovi la richiesta di stabilizzazione dei lavoratori interinali, il riconoscimento e il pagamento degli arretrati, e l’opposizione al tentativo di privatizzare l’Atac, rivendicando sotto varie forme il diritto alla mobilità per tutti.

La lotta per un trasporto pubblico e gratuito per tutti è legata necessariamente al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori e lavoratrici dipendenti Atac, perché è solo con l’unità di chi è artefice quotidiano del funzionamento di un servizio precario, che si regge sugli straordinari dei pochi dipendenti di ATAC, e chi quel servizio lo utilizza, magari per recarsi in un altro posto di lavoro altrettanto precario, può essere la carta vincente per mettere alle spalle al muro chi sulle nostre spalle ci fa profitti.

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