Mentre in queste settimane si moltiplicano le pressioni e le minacce ai lavoratori da parte dell’azienda (ci arrivano voci di vero e proprio terrore tra chi vorrebbe ribellarsi ma teme di perdere il lavoro) l’ATAC pensa bene di rilanciare la sua ridicola campagna contro l’evasione sui mezzi pubblici. NOn si ammettono le responsabilità di chi ha rubato milioni di euro di soldi pubblici, della collettività, mentre a Roma aumentavano traffico e smog e il biglietto aumentava di 50 centesimi. Cercano di ribaltare il problema, di far credere che l’azienda è indebitata perché esistono i “portoghesi” (espressione razzista e stupida, anche perché almeno l’azienda di trasporti genovese non si è rubata tutti quei soldi), perchè qualcuno si ostina a fare il “furbetto”, e il buon papà Marino adesso ci pensa lui e darci una bella lezione! MA SE AVETE GLI AMMINISTRATIVI IN ESUBERO, TRA TUTTE LE COSE, DOVETE PROPRIO METTERLI A FARE I CONTROLLORI IN BORGHESE??
Lo ribadiamo, lo ribadiremo sempre più forte, il servizio di trasporto pubblico è già pagato dalla collettività con la fiscalità, e chi ruba non siamo noi ma i padroni dell’azienda e i politici che ricevevano i soldi dalla vendita di biglietti falsi. NON PAGARE IL BIGLIETTO E’ UNA FORMA DI RIAPPROPRIAZIONE DI QUALCOSA CHE CI APPARTIENE, UN ATTO POLITICO BEN CHIARO.
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