Blitz alle stazioni metro

Proteste del Comitato Romano “Non vi paghiamo” in alcune stazioni metro contro il rincaro del prezzo del biglietto.

Nella mattinata di oggi, 25 maggio, in varie stazioni della metropolitana si è dato vita ad azioni comunicative nel giorno dello scandaloso aumento del biglietto a 1.50 euro. Decine di studenti e studentesse, precarie e precari, tutti quanti utenti del trasporto pubblico, hanno manifestato in vario modo la volontà di boicottare non solo l’aumento del biglietto, ma l’intera gestione del servizio messa in atto dall’azienda e dal Comune di Roma. In alcuni casi sono stati bloccati i tornelli in modo da far entrare gratis le persone che si accingevano a prendere la metro, in altri chiuse simbolicamente, con nastro adesivo e altri materiali, le macchinette che vendono i biglietti. Non è mancata poi l’informazione all’utenza sulla situazione dell’azienda e sui rincari, con volantinaggi e interventi al megafono. Le azioni hanno riscontrato tra l’altro una reazione molto positiva sia da parte degli altri utenti, esasperati dalla politica aziendale criminale di Atac, sia in alcuni casi da parte del personale delle stazioni. Si è rilanciato così l’appuntamento per la manifestazione di oggi alle 13 sotto la sede dell’Atac di via Prenestina 45, come si è rilanciato l’appello a una mobilitazione duratura ed efficace, di cui le azioni di stamattina sono solo un primo assaggio. Atac nun te pago!

Comitato romano per le autoriduzioni ” Non vi paghiamo”

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presidio 25 maggio

ricordiamo che oggi ci sarà il presidio in via prenestina 45 davanti alla sede dell’atac, alle 13.tra le nostre rivendicazioni ci saranno un servizio pubblico, efficiente e gratuito, il ritiro del piano aziendale che penalizza i lavoratori, una gestione trasparente dell’azienda che essendo pubblica è di tutti e tutte! ATAC NUN TE PAGO!

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questo invece succede in giro per il mondo dove la gente si rifiuta di pagare la metro per gli stessi motivi di cui parliamo noi. la nostra campagna è una lotta forte, non è solo un modo per risparmiare 50 centesimi…

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ecco invece cosa fanno in svezia…

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Ecco il video di Trastorno Memetro, un collettivo di Madrid che si oppone al pagamento del biglietto dei mezzi pubblici! Sta spopolando!

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ATAC AUMENTA IL BIGLIETTO E TAGLIA LE AGEVOLAZIONI: NO TICKET DAY !

 

• Aumento del biglietto € 1.50;
• cancellazione degli abbonamenti mensili;
• diminuzione  delle agevolazioni per anziani, disoccupati    ed invalidi;
• tagli alle linee meno frequentate.
Queste le novità che l’ATAC ha in serbo per noi utenti. Gli aumenti servono a ripagare il debito di Atac, quasi 400 milioni di euro,  causati da sprechi e ruberie: 70 manager guadagnano più di 100.000 € l’anno, e uno ne guadagna addirittura 600.000. Nel frattempo i dipendenti “normali” rischiano il licenziamento. Noi non ci stiamo. In una città dove il traffico ci uccide, saremo sempre più costretti ad andare  al lavoro in macchina, mentre aumenta il costo della benzina. Non vogliamo pagare per un servizio scadente. Non vogliamo pagare i debiti accumulati per la mala gestione e per i loro stipendi milionari! Vogliamo il ritiro del piano aziendale e il blocco dei licenziamenti. Vogliamo fermare la privatizzazione di ATAC. Vogliamo un trasporto pubblico per tutti e tutte, sia di giorno che di notte, che costi poco (o perché no che sia gratuito), che assicuri i diritti dei lavoratori, che renda lo spostamento in città non uno stress o un privilegio per alcuni, ma un servizio garantito ed efficiente.
VENERDI’ 25 MAGGIO DALLE ORE 13.00
MANIFESTAZIONE SOTTO LA SEDE DELL’ATAC IN VIA PRENESTINA 45 !
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Laurentino 38 : contestato dagli abitanti del quartiere Luciano Ciocchetti

Volevano fare teatrino, si sono presi gli insulti. Ed è ancora poco. Municipio XII, quello dei quartieri come Spinaceto, Decima e Laurentino 38 da una parte e delle sfavillanti vetrine dell’Eur dall’altra. Quello dei ponti abbattuti con la gente mandata a vivere dentro i residence e del centro commerciale più grande d’europa. Quello del punto verde qualità di Spinaceto oggetto di impicci ed imbrogli e della nuvola di Fuksas che non si sa bene quanto è costata. Quello del Business Park e del regno di Parnasi. E’ un pomeriggio di Maggio, il 15 per la precisione. Una consigliera in quota Udc ha promosso un incontro sulle piccole e grandi opere inerenti la mobilità nel territorio. Invita a parlarne il vice-presidente della regione Lazio eletto nell’Udc, Ciocchetti, il capogruppo Udc al Comune Onorato, e un dirigente Atac, Cioffarelli, nominato ovviamente sempre in quota Udc. Insomma, a un anno di distanza dalle elezioni amministrative, fanno le prove tecniche di campagna elettorale. Peccato che gli siano andate male. Succede infatti che dopo qualche minuto di litania della consigliera Barbato, alcuni abitanti presenti esprimano il loro punto di vista, interrompendola, inveendole contro e tacciando lei e gli altri politici presenti di essere al servizio dei costruttori, degli speculatori e degli interessi dei poteri economici forti della città. E’un attimo che la maggior parte dei presenti comincino ad unirsi con delle simpatiche e colorite invettive. Come già detto, l’oggetto dell’incontro è infatti lo stato dell’arte di alcuni lavori e progetti inerenti la mobilità e sono presenti diversi comitati che si oppongono agli stessi. Non manca quindi l’occasione per sottolineare l’ipocrisia di questi signori in giacca e cravatta e signorine in tallieur, che con il loro goffo tentativo avrebbero voluto sviare l’attenzione dal problema reale: in questa città nel traffico si muore e la città stessa per come è pensata impone ai suoi abitanti tempi improponibili per spostarsi. Non può esserci opera destinata a risolvere il problema, se non si pone alla base una critica stessa del modello di città, che in altre parole vuol dire: basta cementificazioni, basta automobile, basta produrre e lavorare per il profitto di pochi. In questo quadro l’aumento del biglietto dell’Atac e il piano industriale dell’azienda più in generale vanno in un’altra direzione: gli spostamenti all’interno della città non sono un bisogno da soddisfare in base alle concrete esigenze di una collettività, ma un prodotto, una merce, che deve obbedire alle regole di bilancio, quando però non ci siano ragioni di famiglia o di amicizia imposte dai padrini politici dei diversi dirigenti atac. Detto semplicemente, questo vuol dire che se la cantano e se la suonano come gli pare e che ci stanno riccamente prendendo in giro. Quando la consigliera ormai paonazza urlava che non si può sempre dire di no e chiedeva di fare proposte, qualcuno ha accolto il suo invito e le ha risposto: “Nun ve damo ‘na lira, annatevene via, tutti però!”

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Protesta al Teatro Quirino

“Aumento del biglietto, tagli di servizio e posti di lavoro.  ATAC CHE FAI? Io il biglietto non lo pago più”. Questo recitava lo striscione portato in strada dal Comitato Romano per le Autoriduzioni la mattina di martedì 15 maggio. In occasione della presentazione ai dipendenti del piano aziendale organizzata dall’Atac, che si teneva al Teatro Quirino,vicino a piazza Venezia, il comitato è sceso in piazza per mettere in guardia le lavoratrici e i lavoratori rispetto a ciò che realmente li aspetta, e per invitarle/i al presidio sotto la sede dell’Atac, in via Prenestina, il 25 maggio alle 13 (ossia il giorno del fatidico aumento dei biglietti a 1,50 €). Aumento del carico di lavoro, blocco del turn-over ed esuberi a non finire; queste sono le sorprese che ha in serbo la dirigenza per i/le propri/e dipendenti, e che sono state denunciate dai volantini distribuiti dal comitato (e che si possono trovare sul blog nella sezione “materiale”. La lotta per un servizio di trasporto moderno ed efficiente non vede in campo solo gli/le utenti, che ogni giorno vivono un’infinità di disservizi,e che saranno costretti, dal 25 maggio, a pagare 50 centesimi in più; ci sono anche i lavoratori e le lavoratrici che, a causa della gestione scellerata dell’azienda, si troveranno ad affrontare un peggioramento delle proprie condizioni di lavoro, andando a vivere una situazione per certi versi simile a quella dell’Alitalia (demolita e svenduta ad amici di amici).

http://www.youtube.com/watch?v=RE4OgvON9cE
Venerdì 25 maggio ore 13.00 NO TICKET DAY

Deposito ATAC via Prenestina 45

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Atac, giallo abbonamenti e sconti: è polemica “Sì, no, forse”. Confusione agli sportelli

Caos generale, gli utenti fanno la ressa per le card mensili, Aurigemma rassicura: “abbiamo mantenuto e anche incrementato le agevolazioni”

“Il prezzo degli  abbonamenti Metrebus per i disabili  resta un mistero. Mancava solo che Comune e Atac iniziassero a giocare a  rimpiattino per aumentare il caos e la rabbia di chi vuole solo rinnovare  l’abbonamento ai trasporti, e non riesce ad avere nessuna certezza sul costo del  rinnovo. Una telenovela che proprio perché riguarda disabili e famiglie sta  diventando una drammatica farsa”, Così segretario del Psi romano Atlantide  Di Tommaso. E Daniele Ozzimo, consigliere Pd: “Ma perché, invece di proseguire  con la sequela di comunicati che puntualmente smentiscono quanto dichiarato e  creano un inutile confusione, la giunta Alemanno non procede alla modifica una  volta per tutte la delibera 53?”. Continuano le polemiche sugli abbonamenti agevolati per i  disabili. Il Campidoglio assicura che sono stati mantenuti, ma non fornisce  indicazioni all’Atac sul da farsi. In mezzo ci sono i poveri utenti, sballottati  da un’informazione all’altra, mentre senza certezze affrontano ore di fila agli  sportelli. “Nei nostri uffici e sul nostro sito – ribatte l’Atac – non si  possono dare informazioni diverse da quelle che prevede la delibera 53. A  tutt’oggi la delibera non è cambiata, nonostante le dichiarazioni, dichiarazioni  non delibere, degli assessori”. “Non serve cambiare la delibera – spiega l’assessore alla  Mobilità Antonello Aurigemma – è già tutto scritto nella sezione Roma del  provvedimento”. Sarà, ma all’Atac non basta e la farsa continua.

“Anche oggi  registriamo in tutto il territorio romano che le persone in situazione di  handicap sono costrette a file chilometriche. I disabili meritano ben altra  considerazione”, denuncia Ozzimo.
Comincia tutto dalla diffusione dei  15mila depliant dell’Atac ai romani, che informano sulla rivoluzione delle  tariffe. Secondo la delibera di giunta numero 53, scompaiono  le card  mensili per anziani, disabili e studenti.
Gli abbonamenti annuali  agevolati vengono rimodulati sulla base dei redditi Isee: fino a 10mila euro di  reddito annuo tessera da 20 euro, fino a 15mila tessera da 35 euro, fino a  20mila abbonamento da 50. Per tutti gli altri con redditi superiori c’è il salto  all’abbonamento ordinario: 250 euro al posto dei 230 degli anni precedenti.  Iniziano le proteste degli utenti svantaggiati, dei disabili e delle loro  famiglie che si vedono improvvisamente privati delle agevolazioni nonostante gli  handicap. Il Pd fa pressing per rivedere la delibera, c’è una manifestazione al  Campidoglio. Il vicesindaco Sveva Belviso e l’assessore alla  Mobilità Antonello Aurigemma si impegnano a reintrodurre le agevolazioni sotto  altra forma, ma forse c’è un difetto di comunicazione, perché l’Atac continua a  sostenere le disposizioni precedenti nelle risposte agli utenti che telefonano  per informazioni e sul suo sito. Intanto la scadenza del 25 maggio fa paura e  centinaia di passeggeri si precipitano agli sportelli dei municipi per  presentare la documentazione richiesta. “Scene inverosimili  racconta  Augusto Savioli, poliomelitico  allo sportello del V municipio c’è chi si  mette in fila dalle 6.30, alle 8 c’è la ressa e neanche una sedia per riposarsi  nell’attesa”.
“La giunta Alemanno metta un punto definitivo al quadro  delle agevolazioni che riguardano le persone con disabilità  chiede   il consigliere Pd Daniele Ozzimo  la vicenda inizia ad assumere le  caratteristiche di una pessima telenovela che purtroppo sta creando caos,  pesanti disagi e file agli sportelli”. Aurigemma rassicura:  “Non solo abbiamo mantenuto le agevolazioni, ma le abbiamo anche incrementate.  Per chi ha un reddito Isee fino a 10mila euro la tessera annuale sarà di 20  euro, fino a 15mila sarà di 35 euro. I disabili che non presentano  documentazione Isee o il cui Isee supera i 15mila euro pagheranno comunque 50  mila il loro abbonamento annuale e potranno anche corrisponderlo in rate  mensili”. Gli assessori Aurigemma e Belviso assicurano che le agevolazioni rimarranno per tutti i disabili, indipendentemente dal reddito. L’Atac dice di non saperne nulla e sul suo sito ancora riporta lo sbarramento Isee di 20mila euro per accedere agli sconti. E nella confusione generale, gli utenti continuano a prendere d’assalto gli sportelli. Comincia tutto dalla diffusione dei 15mila depliant dell’Atac ai romani, che informano sulla rivoluzione delle tariffe. Secondo la delibera di giunta numero 53, scompaiono  le card mensili per anziani, disabili e studenti.
Gli abbonamenti annuali agevolati vengono rimodulati sulla base dei redditi Isee: fino a 10mila euro di reddito annuo tessera da 20 euro, fino a 15mila tessera da 35 euro, fino a 20mila abbonamento da 50. Per tutti gli altri con redditi superiori c’è il salto all’abbonamento ordinario: 250 euro al posto dei 230 degli anni precedenti. Iniziano le proteste degli utenti svantaggiati, dei disabili e delle loro famiglie che si vedono improvvisamente privati delle agevolazioni nonostante gli handicap. Il Pd fa pressing per rivedere la delibera, c’è una manifestazione al Campidoglio. Il vicesindaco Sveva Belviso e l’assessore alla Mobilità Antonello Aurigemma si impegnano a reintrodurre le agevolazioni sotto altra forma, ma forse c’è un difetto di comunicazione, perché l’Atac continua a sostenere le disposizioni precedenti nelle risposte agli utenti che telefonano per informazioni e sul suo sito. Intanto la scadenza del 25 maggio fa paura e centinaia di passeggeri si precipitano agli sportelli dei municipi per presentare la documentazione richiesta. “Scene inverosimili  racconta Augusto Savioli, poliomelitico  allo sportello del V municipio c’è chi si mette in fila dalle 6.30, alle 8 c’è la ressa e neanche una sedia per riposarsi nell’attesa”.
“La giunta Alemanno metta un punto definitivo al quadro delle agevolazioni che riguardano le persone con disabilità  chiede  il consigliere Pd Daniele Ozzimo  la vicenda inizia ad assumere le caratteristiche di una pessima telenovela che purtroppo sta creando caos, pesanti disagi e file agli sportelli”. Aurigemma rassicura: “Non solo abbiamo mantenuto le agevolazioni, ma le abbiamo anche incrementate. Per chi ha un reddito Isee fino a 10mila euro la tessera annuale sarà di 20 euro, fino a 15mila sarà di 35 euro. I disabili che non presentano documentazione Isee o il cui Isee supera i 15mila euro pagheranno comunque 50 mila il loro abbonamento annuale e potranno anche corrisponderlo in rate mensili”

-Da repubblica (15 maggio 2012)

 

 

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Tessere Atac, caos agli sportelli “Agevolazioni over 65 scadute”

A parte il patetico tentativo del PD di strumentalizzare la vicenda per la sua campagna elettorale, sul quale è inutile fare commenti, il disagio è crescente e ATAC e amministrazione comunale rispondono così, con l’abbandono totale degli utenti e l’attacco alle condizioni di lavoratrici e lavoratori! ATAC vergogna, la mobilità è un diritto, il biglietto non lo paghiamo…i soldi andate a prenderli dove ci sono, noi non siamo disposti a darvi più niente!

http://www.paesesera.it/Politica/Tessere-Atac-caos-agli-sportelli-Agevolazioni-over-65-scadute

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